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Anja Lechner – François Couturier (Lontano)

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ECM 2021

1. Praeludium (Anja Lechner, François Couturier)
2. Arpeggio (François Couturier)
3. Gratitude (Anja Lechner, François Couturier)
4. Alfonsina y el mar (Felix Cesar Luna, Ariel Ramírez)
5. Flow (François Couturier)
6. Memory of a melody (Anja Lechner, François Couturier)
7. Solar I (Anja Lechner, François Couturier)
8. Solar II (Anja Lechner, François Couturier)
9. Shadow (Anja Lechner)
10. Miniature 27 (Giya Kancheli)
11. Hymne (Anja Lechner, François Couturier)
12. Vague – E la nave va (Anouar Brahem)
13. Lontano (Anja Lechner, François Couturier)
14. Tryptic (François Couturier)
15. Prélude en berceuse (Henri Dutilleux)
16. Postludium (Anja Lechner, François Couturier)

Anja Lechner – Violoncello
François Couturier – Piano

A volte bisogna prestare attenzione alla melodia, alle armonizzazioni, agli arrangiamenti, alla tecnica. Tutto ciò, per fortuna, quando i musicisti hanno voglia di emozionare e di emozionarsi, passa in secondo piano. Così, va in sottordine anche il genere musicale. Certo, non per tutti: c’è sempre chi deve dare un’etichetta alla musica. Anja Lechner e François Couturier fanno parte della specie di musicisti che emozionano e si emozionano; di quelli che gli strumenti li utilizzano traendo note, armonie, ritmi sottintesi senza barriere. La prima esperienza con “Moderato cantabile” risale al 2014: ed era andata molto bene. Questo secondo approccio è fatto di mille pieghe sonore: ed il suono a vincere su tutto, perché è sempre accurato; ora umbratile, ora apparentato con il romanticismo classico (Gratitude). E anche quando Lechner e Couturier attingono dal canzoniere altrui, è possente il loro sigillo, come in “Alfonsina y el mar”, celeberrima ballata folk argentina, firmata da Ariel Ramirez e Felix Luna – consacrata al successo grazie alla indimenticabile voce di Mercedes Sosa -, con le tessiture del pianoforte che danno spazio alle corde del violoncello che, sa bene come restituirgli il favore.

Buona parte dei sedici brani sono firmati da Lechner e Couturier, in coppia o solitari. Ramirez a parte, spiccano tra i brani apocrifi “Miniature 27” di Giya Kancheli, per la rarefatta bellezza minimalista del brano del compositore georgiano, ma anche per l’acutezza espressiva di Couturier. Così come fa bella mostra un altro grande compositore contemporaneo: “Anouar Brahem”, il cui dono qui è racchiuso in “Vague – E la nave va”, reso sognante dal duo per gli arpeggi fermi e raffinati di Couturier e le dinamiche immaginifiche disegnate dall’archetto della Lechner.

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Alceste Ayroldi
Docente, critico musicale, saggista, veejay. È docente di Legislazione dello Spettacolo e Rapporti tra autore ed editori presso il Saint Louis College di Roma (A.F.A.M.), nonché Music Research Practice, Music Industries e Academic Writing presso la University of the West of Scotland. E’ docente di Performing Arts nei corsi universitari UWS dell’Art Village di Roma. In qualità di critico musicale collabora stabilmente con la rivista Musica Jazz. E’ editor manager della webzine Jazzitalia. Collabora in qualità di consulente con alcuni festival italiani (Multiculturita Summer Fest, Beat Onto Jazz Festival). Ha prodotto diversi spettacoli, è stato – ed è tuttora - il direttore artistico di numerosi festival italiani. Collabora con la Rete Svizzera Italiana e con la Fondazione The Brass Group di Palermo. Tra le sue opere: Paolo Lepore e la Jazz Studio Orchestra (Adda, 2020); La Legislazione dello Spettacolo e il diritto d’autore delle opere musicali (Arcana, 2022); Fatti e misfatti dell’industria musicale italiana (Arcana, 2023).