(2024 – Art Digiland)
“Vivere di musica” di Claudio Angeleri, pubblicato da Art Digiland nel 2024, è un testo che intreccia autobiografia, riflessioni didattiche e incontri significativi nell’ambito musicale e culturale. Angeleri, pianista di fama internazionale e conclamato didatta, condivide la sua vita in musica attraverso aneddoti personali e incontri che spaziano dai grandi nomi del jazz a figure chiave della letteratura e del teatro.
Il libro è diviso in due parti principali. Nella prima, vi è una autobiografia critica del pensiero musicale in cui Angeleri esplora le sue tecniche di improvvisazione e l’approccio didattico, riflettendo su come queste pratiche abbiano modellato la sua carriera e il suo stile artistico. Questa parte del libro offre uno sguardo approfondito sulla pedagogia musicale e sull’importanza di un approccio riflessivo all’insegnamento e all’apprendimento della musica.
La seconda parte è dedicata agli incontri professionali particolarmente significativi, poiché rivelano l’influenza di personalità come Giorgio Gaslini, Carlo Leidi, Franco Ambrosetti, Vincenzo Caporaletti, Giorgio Albertazzi, Gianni Basso, Franco Cerri e altri. Questi incontri non sono solo aneddotici, ma servono per illustrare come le collaborazioni e le relazioni abbiano un impatto profondo sullo sviluppo artistico. In particolare, il capitolo su Giorgio Gaslini e l’idea di “musica totale” mette in luce una visione della musica come esperienza omnicomprensiva che trascende i confini tradizionali del jazz.
“Vivere di musica” è quindi un documento che va ben oltre la “semplice” autobiografia musicale di un artista dalla lunga e importante carriera, quale Claudio Angeleri è. Vi è, piuttosto, una sorta di visione della musica come forza vitale che può modellare non solo la vita degli individui ma anche quella della collettività. Attraverso il racconto di una vita vissuta tra le note, il libro invita a riflettere sull’importanza dell’arte come strumento di conoscenza, comunicazione e cambiamento sociale. Con uno stile narrativo che fluisce come se fosse una libera improvvisazione jazz, Angeleri riesce a trasmettere anche la sua passione per la musica e il suo impegno nella diffusione di un approccio più consapevole e profondo all’arte musicale.