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Jazz e diritti umani: il nuovo album di Veronica Parrilla con Giovanni Mazzarino

I testi e la voce della giovane Veronica Parrilla interpretano la musica del pianista e compositore Giovanni Mazzarino in un progetto monografico firmato Jazzy Records realizzato in partnership con MIC e Siae

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Veronica Parrilla - Ph. Nunzio Santisi per Jazzy Records

Anticipato dal singolo e dal videoclip “The Plant”, è uscito per l’etichetta Jazzy Records l’album “But Not For Free” dell’esordiente cantante calabrese Veronica Parrilla con il featuring del pianista e compositore siciliano Giovanni Mazzarino, che ne ha curato la direzione musicale e la produzione artistica. La sezione ritmica è affidata a due talenti, anch’essi calabresi: il batterista Matteo Pesce e il bassista Giuseppe Gugliotta. “But Not For Free” nasce dalla volontà della Jazzy Records di offrire un’opportunità a musicisti che si stanno appena affacciando al mondo del professionismo,  attraverso la partecipazione al bando “Per Chi Crea”, il programma promosso dal Ministero della Cultura e gestito da SIAE che destina il 10% dei compensi della “copia privata” a supporto della creatività e della promozione culturale dei giovani sotto i 35 anni di età. Intorno alle finalità di questo bando, Jazzy ha ideato e costruito un concept originale che, attraverso il linguaggio universale della musica Jazz,  vuole riflettere su quanto sia essenziale il ruolo della cultura nella consapevolezza, nell’esercizio e nella tutela dei diritti umani.  Il titolo stesso “But Not For Free” richiama l’idea che i diritti umani non siano mai stati raggiunti senza sforzo e impegno e anche i giovani artisti, con la loro musica e creatività, possono essere parte di questo cambiamento.

Giovanni Mazzarino – Ph. Nunzio Santisi per Jazzy Records

 

UN VIAGGIO NEI DIRITTI CIVILI IN OTTO TRACCE
I brani dell’album affrontano temi fondamentali e attuali. Ad esempio,  “The Plant” parla del diritto di scelta delle donne, mettendo in luce la loro forza e resilienza; “Lost at Home” evidenzia il diritto all’istruzione come chiave per la consapevolezza e la libertà; “Sweet Childhood Time” celebra il diritto a vivere un’infanzia vera e spensierata; mentre “Visions in the Fog” e “Stay Little Sheet” si concentrano rispettivamente sulla libertà di espressione e sull’importanza dell’identità e dell’uguaglianza. Ogni traccia offre una riflessione su come la cultura possa possa giocare un ruolo essenziale nella promozione dei diritti umani, dimostrando che la musica non è solo intrattenimento, ma anche un potente strumento di sensibilizzazione e cambiamento sociale.

Giuseppe Gugliotta, Matteo Pesce e Giovanni Mazzarino – Ph. Nunzio Santisi per Jazzy Records

 

UN ALBUM-LABORATORIO
Assecondando le finalità indicate da Siae,  Jazzy  ha inteso imprimere al progetto un’impronta fortemente didattica (fra l’altro tutti e tre i musicisti sono stati allievi di Giovanni Mazzarino nei Conservatori di Vibo Valentia e di Messina). Come in un vero e proprio laboratorio di musica d’insieme, Mazzarino ha messo a disposizione un corpus di sue composizioni originali, proponendo alla Parrilla di scrivere testi originali che scandagliassero il tema portante, interpretandolo anche attraverso momenti di vocalese. Le stesse session di registrazione, avvenute presso il Sonoria Studio di Vincenzo Cavalli a Scordia (CT) hanno rivestito lo spirito del seminario; attraverso il metodo del “learning by doing”, i tre musicisti hanno avuto la possibilità di fare musica e un’importante esperienza in studio di registrazione sotto l’esigente direzione di uno dei più stimati esponenti del Jazz italiano.

Cover Album

LA CREATIVITÀ DEI DUE VIDEOCLIP
L’album esce corredato da ben due videoclip realizzati dal team creativo interno della Jazzy Records: uno per il singolo “The Plant” (brano dedicato alla condizione femminile, uscito nel mese di Giugno), l’altro per la titletrack “But Not For Free”, un inno alla presa di coscienza dei propri diritti in cui ballerini provenienti da tutto il mondo danzano liberi e senza schemi per le strade della propria città, perché la lotta per le libertà individuali non dev’essere soltanto ribellione e sofferenza, ma può al contrario proporsi come costruzione, proposta e scelta gioiosa. Attraverso l’improvvisazione e l’individualità, il Jazz ha storicamente offerto una voce di libertà e un’opportunità di espressione a coloro che erano oppressi e marginalizzati e nella sua storia ha dimostrato come la musica possa essere un catalizzatore per il cambiamento sociale, oltre che di integrazione e cultura. L’album è uscito sia in forma digitale che fisica, distribuito su Distrokid sulle piattaforme di streaming e da IRD nei negozi tradizionali e negli shop online.

CONTATTI
www.jazzy-records.com
Ufficio Stampa Jazzy Records: Valentina Gramazio – tel. 347/0496034 – gramazio@jazzy-records.com