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Achille Succi e Danilo Blaiotta (Fragments de la cacopèdie)

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Filibusta 2025

En sortie…
– Microscopie sidérale

Cacopedie n.1

– Éternité temporaire
– Moaï errant
– Mutisme loquace

Cacopedie n.2

– Passe-nulle part
– Philosophie pré-socratique
– Vitesse de l’obscurité

Cacopedie n.3

– Laissez les bisons danser! – Éveil onirique
– Prépost-scriptum

Danilo Blaiotta: pianoforte
Achille Succi: sax alto e clarinetto basso

La Cacopedia è una materia, se così si può definire, inventata scherzosamente, ma non troppo, da Umberto Eco, che rovescia i contenuti logici del pensiero scientifico o, comunque, legati alla pratica e alla conoscenza, per dare luogo a sillogismi improbabili o improponibili, connessi a questa illogica da manuale. Tanto per fare un esempio, oggi all’ordine del giorno, si potrebbe parlare, “cacopediamente”, di “deficienza artificiale”, di “codice del diritto incivile”, o ancora di “schiavitù di parola” e chi ne ha più ne metta….Ispirandosi a questa curiosa e surrealistica disciplina, Succi e Blaiotta confezionano il loro secondo cd, a cinque anni dall’uscita di “Crabs”, Si tratta di un concept album, a tutti gli effetti, con titoli in lingua francese, fra il bizzarro e lo stralunato. La musica, invece, è bene organizzata, ricca di richiami, di sfaccettature, insomma, tutto fuorchè priva di senso e di razionalità.

Nel disco si ascolta una proposta con una intelaiatura cameristica, che gradualmente rivela un’anima jazz, in un continuo rimando fra un genere e l’altro, facendo comunicare i due mondi attraverso un procedimento elastico ed inclusivo. Blaiotta, solitamente, apre le danze con un pianismo percussivo piuttosto increspato, fatto di chiaroscuri rappresentativi di un’idea in evoluzione progressiva. Strada facendo il tastierista modifica il tiro, contaminando il suo idioma con le blue notes, e mettendo in evidenza un fraseggio gonfio di riferimenti, colti e popolari, ritmicamente agguerrito. Succi, dialoga sullo stesso piano di Blaiotta. Non per niente, in particolare al clarone, è uno dei maggiori specialisti italiani e non solo. E’, perciò, perfettamente complementare al partner. La voce del sax alto o del clarinetto basso si incuneano nel discorso portato avanti dal pianoforte, espandendo gli input melodici e armonici con un solismo tecnicamente attrezzato, di rilievo e profondità.

“Fragments de la cacopedie” è dedicato, fra l’altro, ad Erik Satie, estroso e stravagante compositore e artista a tutto tondo, vissuto a fine ottocento, ed è registrato in memoria di Umberto Eco e di Angelo Fabbri, grandi figure di intellettuali. L’ album, infine, conferma l’intesa e l’unione di propositi di due musicisti preparati e curiosi di mettersi alla prova,  in coppia, ogni volta su terreni diversi, dimostrando di essere capaci di affrontare le conseguenti sfide, poiché in possesso dei requisiti adatti per affrontarle e vincerle.