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E’ morto all’età di 91 anni il leggendario Quincy Jones

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Quincy Jones, uno dei produttori musicali più influenti e rispettati della storia, è scomparso il 3 novembre 2024 all’età di 91 anni. È deceduto nella sua casa di Bel Air, Los Angeles, circondato dai suoi cari. La sua morte è stata annunciata dalla famiglia, che ha condiviso una dichiarazione esprimendo dolore ma anche profonda gratitudine per la sua vita straordinaria e l’impatto che ha avuto sul mondo.

Nato il 14 marzo 1933 a Chicago, Quincy Jones ha attraversato e trasformato la scena musicale per oltre sette decenni. Ha lavorato con una lista incredibile di artisti, tra cui Michael Jackson, Ray Charles, Frank Sinatra, Aretha Franklin e molti altri. È noto, fra l’altro, per il suo lavoro come produttore dell’album “Thriller” di Michael Jackson, che rimane l’album più venduto di tutti i tempi. Jones ha anche contribuito alla produzione e alla scrittura di brani iconici come “We Are the World,” consolidando il suo ruolo non solo come produttore ma anche come attivista per cause umanitarie.

Il jazz ha sempre influenzato profondamente tutta la sua carriera e lo ha portato a diventare una figura chiave della musica americana. Sin dagli inizi della sua carriera negli anni ’50, Jones ha lavorato come trombettista e arrangiatore al fianco di leggende del jazz come Dizzy Gillespie, Count Basie e Ray Charles, di cui era amico d’infanzia. La sua abilità come arrangiatore e orchestratore è emersa proprio nel jazz, dove ha saputo fondere complessità armoniche e melodiche con una straordinaria sensibilità musicale.

Jones ha contribuito a dare una dimensione orchestrale al jazz, portandolo a un pubblico più vasto grazie ai suoi arrangiamenti innovativi e alle sue collaborazioni internazionali. Negli anni ’60, ha diretto e arrangiato per la Quincy Jones Big Band, che ha introdotto un sound moderno e dinamico, esplorando contaminazioni tra jazz, pop e R&B. Album come The Birth of a Band! e Big Band Bossa Nova testimoniano la sua capacità di portare il jazz verso nuove frontiere sonore, anticipando elementi che avrebbero poi influenzato il jazz fusion e il funk.

Il suo lavoro nel jazz ha lasciato un segno indelebile anche in molte altre aree della musica, dimostrando la versatilità di questo linguaggio e la sua capacità di adattarsi ad altri generi. Quincy Jones è stato inoltre uno dei primi musicisti jazz a ottenere successo come produttore e arrangiatore anche al di fuori del genere, unendo il mondo del jazz con il pop, la musica soul e persino il cinema, rendendolo una vera icona transgenerazionale.

Infatti, come detto, Jones ha giocato un ruolo fondamentale nel cinema e nella televisione. Ha composto la colonna sonora di film come “The Color Purple” e “In the Heat of the Night” e ha prodotto serie televisive di grande successo come “Willy, il principe di Bel-Air”. Nel corso della sua carriera ha ricevuto 28 Grammy Awards, un Emmy e due Oscar onorari, rendendolo uno dei musicisti più premiati della storia.

Alla notizia della sua scomparsa, numerosi artisti e personalità del mondo dello spettacolo hanno espresso il loro cordoglio. Nile Rodgers, celebre musicista e amico di lunga data di Jones, ha dichiarato: “Quincy non era solo un gigante nella musica, ma anche un mentore e un amico. Il suo contributo è incommensurabile, e il suo spirito vivrà in ogni nota che ha toccato.” Lenny Kravitz ha reso omaggio a Jones sui social media, definendolo “un faro di creatività e generosità” e ringraziandolo per aver aperto la strada a tante generazioni.

Anche molte organizzazioni musicali e sociali hanno ricordato il contributo ineguagliabile di Quincy Jones. La Recording Academy, che gestisce i Grammy Awards, ha rilasciato una dichiarazione riconoscendolo come “un innovatore musicale il cui impatto risuonerà per sempre.”