CAM Jazz
1. I let a song go out of my heart
2. Somewhere over the rainbow
3. I got rhythm
4. Il postino
5. I got it bad and that ain’t good
6. It don’t mean a thing
7. Estate
Eleonora Strino: guitar
Greg Cohen: bass
Joey Baron: drums
“I Got Strings” di Eleonora Strino emerge come un tributo alla ricca storia della chitarra jazz, riuscendo al contempo a forgiare una propria nicchia distintiva all’interno di questa illustre tradizione. Affiancata da due maestri del jazz, il contrabbassista Greg Cohen e il batterista Joey Baron, Strino dipana un album che fa dialogare il passato con il presente del jazz, offrendo una prospettiva nuova su standard storici.
L’album si apre con “I Let A Song Go Out Of My Heart” di Duke Ellington, dove Strino intesse la sua chitarra con le linee di basso di Cohen e i ritmi di Baron in un interplay che consente il riafforare di ricordi anche da esempi del passato, assimilati e personalizzati, come Charlie Christian, arricchito anche dalle sfumature tipiche di Kenny Burrell. “I Got Rhythm” di Gershwin rivela l’abilità tecnica di Strino nel navigare complesse armonie con un approccio che omaggia i pionieri del bebop chitarristico. “Somewhere Over the Rainbow” mostra invece la sensibilità di Strino in un’esplorazione serena e riflessiva che traccia un ponte tra epoche e stili.
Brani come “Estate” evidenziano l’influenza latina nella chitarra jazz, portando l’ascoltatore in un viaggio dove il jazz incontra ritmi globali. “It Don’t Mean a Thing” e “I Got It Bad and That Ain’t Good” rivelano la capacità di Strino di intrecciare note veloci e passaggi accordali complessi, esprimendo una profonda connessione con le tradizioni del jazz. Infine, “Il Postino” offre un momento di serenità che sottolinea la musicalità di Strino e la sua capacità di trasmettere emozioni attraverso il suo strumento.
La qualità di registrazione di “I Got Strings“, con la sua autenticità e il sentire “dal vivo”, aggiunge un ulteriore strato di immediatezza all’album, invitando gli ascoltatori a immergersi completamente in questa esperienza musicale. La produzione accurata e la collaborazione sinergica tra Strino, Cohen e Baron rendono questo album una testimonianza vivida della capacità di Strino di stare al passo con i maestri del jazz, evidenziando il suo contributo unico al genere.
In definitiva, “I Got Strings” si rivela essere un ascolto imprescindibile per chi apprezza il delicato equilibrio tra onorare le tradizioni del jazz e tracciare nuovi percorsi. La maestria di Strino nel tessere insieme influenze storiche e interpretazioni contemporanee fa di questo album una celebrazione della continua evoluzione della chitarra jazz.