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Ella Fitzgerald (The Lost Berlin Tapes)

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2020 – Verve Records

  1. Cheek to Cheek
  2. My Kind of Boy
  3. Cry Me a River
  4. I Won’t Dance
  5. Someone to Watch Over Me
  6. Jersey Bounce
  7. Angel Eyes
  8. Clap Hands, Here Comes Charlie!
  9. Taking a Chance on Love
  10. C’est Magnifique
  11. Good Morning Heartache
  12. Hallelujah, I Love Him So
  13. Hallelujah, I Love Him So (Reprise)
  14. Summertime
  15. Mr. Paganini
  16. Mack the Knife
  17. Wee Baby Blues

Ella Fitzgerald – Vocals
Paul Smith – Piano
Wilfred Middlebrooks – Bass
Stan Levey – Drums

“The Lost Berlin Tapes” di Ella Fitzgerald offre un’immersione straordinaria in una performance inedita del 1962, quando la cantante era al culmine della sua carriera. Questo album, pubblicato nel 2020 da Verve Records, cattura Fitzgerald in una serata magica presso lo Sportpalast di Berlino, dove la sua interazione con il pubblico e le interpretazioni vibranti dei classici del jazz evidenziano il suo ineguagliabile talento vocale. Con la riscoperta di queste registrazioni, gli ascoltatori possono sperimentare la freschezza di una delle voci più influenti del jazz come se fosse in una performance odierna, grazie anche al restauro audio che ha preservato l’integrità del suono originale.

Vivace, giocosa, energica, brillante nelle interpretazioni più ritmate come “Cheek to Cheek” (amabile il piano di Paul Smith), “I won’t dance”, “Clap hands, here comes Charlie!”. Meravigliosamente soave e capace di incantare nelle ballad come “My Kind Boy”, “Cry Me a River” (gran vibrato e tenuta vocale), “Angel Eyes”. Ineccepibile nella cover di Ray Charles “Hallelujah, I love him so” e in un masterpiece come “Someone to watch over me”. Ancora grande pathos blues in “Wee-Baby-blues”, scat da fuori classe in “Mr. Paganini”, pronuncia impeccabile e canto fluidissimo nella francese “C’est Magnifique“, straordinariamente swingante in un tutt’uno con la band come nella esplosiva e conclusiva “Mack The knife”.

Cos’altro aggiungere, con “The Lost Berlin Tapes”, Ella Fitzgerald non solo conferma il suo status di icona del jazz, ma arricchisce anche l’eredità della musica live con una performance che è sia storica che immediatamente coinvolgente. Arte, carisma, maestria tecnica, grandissima capacità di connettersi con il pubblico, voce eccezionale, arrangiamenti impeccabili, straordinaria chimica con la band, rendono questo album un documento unico, un must per colei che, ancora oggi, è indiscutibilmente la migliore di tutti i tempi.