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Enzo Favata (Os caminhos de Garibaldi)

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2024 – Caligola Records

  1. Addio mia bella addio (traditional)
  2. Boa tarde (E. Favata, A. Santimone)
  3. Montevideo (E. Favata, F. Vignato)
  4. Anita (E. Favata, A. Santimone)
  5. Lo stratega (A. Santimone)
  6. Habanera do Rio Grande (G. Schiaffini)
  7. Addio mia bella addio – reprise (traditional)
  8. Inno di Garibaldi (A. Santimone)
  9. Ballao (E. Favata)
  10. Pensando que va (E. Favata)
  11. Milazzo (A. Santimone)
  12. Addio mia bella addio – end (traditional)
  13. Caprera aprile 1883 (E. Favata, A. Santimone, F. Davanzo)
  14. La corsicana garibaldina (traditional)

Arrangiamenti: Alfonso Santimone

Enzo Favata – Tenor e Soprano Sax, Bass Clarinet
Flavio Davanzo – Trumpet, Flugelhorn
Giancarlo Schiaffini – Trombone
Filippo Vignato – Trombone
Alfonso Santimone – Piano
Danilo Gallo – Double Bass
U.T. Gandhi – Drums

Dopo un bel po’ di anni in attesa della pubblicazione, è stato rilasciato l’ultimo lavoro del sassofonista Enzo Favata, “Os Caminhos de Garibaldi”, pubblicato nel 2024 da Caligola Records ma registrato nel 2011. Questo concept album esplora la figura storica di Giuseppe Garibaldi attraverso una fusione di stili musicali che spaziano dal jazz al latino-americano, integrando ritmi candombe, marce e motivi tradizionali sardi. Con nota maestria, Favata riesce a creare un ponte sonoro tra passato e presente, rendendo omaggio al condottiero italiano attraverso un linguaggio musicale contemporaneo e ricco di sfumature.

“Addio mia bella addio” introduce l’album proponendo una reinterpretazione di un tradizionale italiano che stabilisce subito il tono emotivo dell’opera. “Boa tarde” combina elementi latino-americani con una struttura jazz, mettendo in evidenza la versatilità del pianista Alfonso Santimone, arrangiatore dell’intero lavoro. “Montevideo” presenta un interplay sofisticato tra i fiati e la sezione ritmica, con Favata e Vignato che si scambiano linee melodiche complesse ma fluide e coinvolgenti.

“Anita” è un brano lirico e toccante, dove il tema principale viene sviluppato con delicatezza, esaltato dalla sensibilità interpretativa di Favata e Santimone. “Lo stratega” si distingue per la sua struttura ritmica intricata e l’influenza del free jazz, mentre “Habanera do Rio Grande” porta un’atmosfera esotica con il trombone di Schiaffini che si muove sinuoso tra le linee melodiche. La ripresa di “Addio mia bella addio” e “Inno di Garibaldi” mostrano una brillante rielaborazione di temi storici in chiave moderna, vero aspetto originale (e molto ben riuscito) di questo album.

Brani come “Ballao” e “Pensando que va” rivelano l’abilità del gruppo di navigare tra diverse tradizioni musicali, integrando elementi di musica classica e jazz. “Milazzo” e “Caprera aprile 1883” enfatizzano invece il legame con la tradizione sardo-mediterranea, mentre “La corsicana garibaldina” chiude l’album con un ritorno alle radici popolari. La coesione tra i musicisti è evidente in ogni traccia, con un interplay che esalta la creatività individuale senza mai perdere di vista l’unità del progetto.

“Os Caminhos de Garibaldi” di Enzo Favata è un’opera straordinaria, originale, che riesce a bilanciare rispetto per le strutture musicali con la libertà dell’improvvisazione. Ogni brano contribuisce a creare un affresco sonoro che rende omaggio alla figura di Garibaldi, riuscendo a essere al contempo storico e innovativo, un viaggio musicale ricco di emozioni e complessità, da riascoltare sempre col piacere della scoperta.

Una nota anche all’esaustivo libretto in cui si ripercorrono le tappe principali della vita di Garibaldi, fonte ispiratrice dell’l’album.