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Gianfranco Menzella (Dedicated to Bob Berg)

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2024 – GleAM Records

  1. Angles (B. Berg) – 4:10
  2. Promise (C. Corea) – 9:23
  3. Second Sight (B. Berg) – 5:41
  4. The Search (M. Stern) – 6:13
  5. Mr. Berg (G. Menzella) – 4:39
  6. Summer Night (H. Warren) – 4:55
  7. The Secret Life of Plants (S. Wonder) – 6:31
  8. Sometime Ago (S. Mihanovich) – 9:02

Gianfranco Menzella – sax tenore
Carlo Bavetta – contrabbasso
Eugenio Macchia – pianoforte
Pasquale Fiore – batteria

“Dedicated to Bob Berg” è l’ultimo lavoro del sassofonista lucano Gianfranco Menzella. Pubblicato nel 2024 dalla GleAM Records, l’album rende un rispettoso e impeccabile omaggio al leggendario Bob Berg che, col suo unico linguaggio, è tra coloro che hanno certamente influenzato pletore di sassofonisti nell’era post-Coltrane. Menzella non fa eccezione e qui offre una raccolta di brani che spazia dalle composizioni di Berg a pezzi di altri artisti, reinterpretati con padronanza stilistica e di fraseggio.

Apertura affidata ad “Angles” di Bob Berg, in cui Menzella mostra notevole precisione esecutiva con un’attenzione particolare alle linee cromatiche che caratterizzano lo stile di Berg, supportato dalla sezione ritmica solida di Bavetta e Fiore. Fraseggio chiaro e articolato in “Promise” di Chick Corea, col pianoforte di Macchia che risalta con agilità armonie complesse, indicando la via all’emissione lirica del sassofono di Menzella. “Second Sight”, con il suo tema blueseggiante e influenze irlandesi, mette in evidenza la modernizzazione del drive ritmico da parte di Pasquale Fiore alla batteria, creando un’esecuzione vivace e incalzante.

Il connubio indimenticabile Berg-Stern lo si omaggia in “The Search”, nota ballad del chitarrista di Boston. Menzella riesce a trasmettere le sfumature emotive del brano attraverso un controllo eccellente del timbro e del vibrato, sostenuto dal profondo contrabbasso di Carlo Bavetta.

“Mr. Berg”, mostra la capacità compositiva di Menzella. Il pezzo, carico di lirismo, è eseguito con un’attenzione particolare alla costruzione melodica e alla dinamica, rendendolo un tributo sentito e autentico al suo idolo. Il celebre standard “Summer Night” di Harry Warren è rivisitato con un arrangiamento fast swing minimalista, evidenziando l’abilità di Menzella di mantenere l’energia e la vitalità del brano originale.

“The Secret Life of Plants” di Stevie Wonder è interpretato con un approccio espressivo e dinamico, che cattura la bellezza del pezzo grazie all’eccellente interplay tra i membri del quartetto. L’album si chiude con “Sometime Ago”, un jazz waltz carico di sentimento e sensualità, culminando in un climax finale in crescendo che dimostra la capacità del quartetto di costruire tensione emotiva e offrire una performance coesa e appassionata.

In conclusione “Dedicated to Bob Berg” è un album che dimostra non solo la padronanza tecnica di Gianfranco Menzella e del suo quartetto, ma anche la loro profonda comprensione e rispetto per l’eredità musicale di Bob Berg. La band tutta riesce sempre ad apportare freschezza e identità rendendo l’album un tributo per nulla scontato ma mezzo espressivo del talento di questi giovani musicisti.