Dal 12 al 30 aprile 2024, Foggia torna a respirare jazz con l’edizione primaverile di Giordano in Jazz, che quest’anno si declina nella suggestiva rassegna Pianoforti nelle Chiese del Centro Storico. Sette concerti, otto artisti di fama internazionale e un’unica grande visione: trasformare luoghi sacri in spazi di condivisione attraverso la magia della musica.
Organizzata dal Comune di Foggia – Assessorato alla Cultura, sotto la direzione artistica di Carlo Dicesare, curatore della rassegna dal 2015, e in collaborazione con l’Arcidiocesi di Foggia-Bovino, Puglia Culture e il Moody Jazz Café, l’iniziativa si propone come un viaggio musicale e spirituale tra le pieghe più autentiche della città.
Le chiese più iconiche del centro storico di Foggia accoglieranno le note del jazz, in una fusione armonica tra musica, architettura e memoria. Ogni concerto sarà un’esperienza immersiva, dove la solennità degli edifici sacri incontrerà la libertà creativa dei pianisti, con una sola eccezione: la marimba di Rosario Gioeni, protagonista di uno degli appuntamenti.
La rassegna, però, non si ferma alla musica. Grazie a un allestimento scenografico di street design, il percorso si aprirà dal cuore cittadino – il Teatro Umberto Giordano – invitando cittadini e visitatori a scoprire le bellezze storiche e artistiche di Foggia, in un’esperienza multisensoriale tra arte, spiritualità e suono.
Il calendario dei concerti:
- 12 aprile – Danny Grissett, Basilica Cattedrale di Foggia
- 13 aprile – Emanuele Sartoris, Chiesa dell’Addolorata
- 14 aprile – Daniele Pozzovio, Chiesa di San Giovanni di Dio
- 15 aprile – Rosario Gioeni, Chiesa delle Colonne (San Francesco Saverio)
- 22 aprile – Gregory Privat, Chiesa di San Domenico
- 29 aprile – Giovanni Guidi, Chiesa della Misericordia (Chiesa dei Morti)
- 30 aprile – Omar Sosa & Marialy Pacheco, Basilica Cattedrale di Foggia
I concerti del 29 e 30 aprile si inseriscono nel circuito globale dell’International Jazz Day, che coinvolge oltre 190 Paesi per celebrare il jazz come strumento di dialogo interculturale, pace e unione tra i popoli, in linea con le parole di Herbie Hancock, presidente dell’iniziativa: “Il jazz è un mezzo diplomatico per unire le persone in tutti gli angoli del globo”.
Tutti i concerti inizieranno alle ore 20:30 con ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Come ricorda il Moody Jazz Café, promotore storico della rassegna:
“Che la musica possa servire a riamarci”.