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Giovanni Guidi (A new day)

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ECM 2024

  1. Canto del ocells
  2. To a Young student
  3. Means for a Rescue
  4. Only sometimes
  5. Luigi ( the boy who lost his name)
  6. My funny Valentine
  7. Wonderland

Giovanni Guidi: pianoforte
Thomas Morgan: contrabbasso
Joao Lobo: batteria
James Brandon Lewis: sassofono tenore

Giovanni Guidi torna a confrontarsi con James Brandon Lewis, sassofonista afroamericano particolarmente in auge in questo periodo, assieme ai due partners abituali, Thomas Morgan al contrabbasso e Joao Lobo alla batteria. La precedente esperienza con Brandon Lewis risale all’album “Ojos de Gato” del 2021, in cui, però, figurava una ritmica diversa ed era coinvolto anche Gianluca Petrella al trombone.

La musica del disco è contraddistinta da tratti romantici, pervasi di malinconia e di inquietudine. E’ il pianoforte di Guidi a creare questo tipo di ambiente sonoro, con l’esposizione di temi melodicamente parchi, nascosti e poi svelati in corso d’opera da una armonizzazione fluente e articolata. La batteria di Joao Lobo, sempre libera e fuori da uno schema fisso, ma perfettamente dentro la costruzione dello specifico dei vari pezzi, contribuisce a realizzare un qualcosa di sospeso, di indefinito, oltre il lirismo implicito nei motivi enunciati dalla tastiera o dal sassofono. Il tono del tenore di Brandon Lewis, poi, è affermativo ed il timbro è pieno e generoso, affine a quello di Gato Barbieri, per intenderci. Il fraseggio del sassofono, procede dapprima con una tensione latente che traspare piano piano fino a raggiungere il punto più alto con un crescendo progressivo. Thomas Morgan, da parte sua, con il pizzicato lavora di sponda, producendo un controcanto composto ed espressivo. Con l’archetto, invece, illumina di luce viva l’intro di “To a young student”, ad esempio. Il brano migliore del cd è, però, rappresentato da una versione, presa da lontano, posta in evidenza lentamente e con una grazia sobriamente dispiegata, di “My funny Valentine”. Impagabile.

Con “A new day” Giovanni Guidi conferma di aver raggiunto una cifra stilistica personale di un certo livello, oltre i confini nazionali, aiutato da due partners capaci di interpretare al meglio gli spunti, gli stimoli, messi sul piatto dal compositore umbro. La collaborazione con l’ECM di Manfred Eicher, inoltre, costituisce un valore aggiunto all’incisione. Tutto suona perfettamente omogeneo e calibrato in ogni angolo dell’album.