Il bisogno di comunicare
Nasce da quello di confermare propria presenza nello spazio vissuto. L’individuo conferma così il proprio se. E da li innesca dei meccanismi che superano la sola conferma della presenza e vanno verso il superamento dell’altro stesso. Per la conferma del proprio potere, cioè dell’essere. Ogni comunicazione ha uno stile che gli è proprio. La comunicazione vocale viene studiata da varie specialità tra cui la psicofonetica, che presenta i differenti stili vocali.
Quanti aggettivi possono identificare il tipo di voce?
Davvero molti: Calda, fredda, scura, sgranata. Perché la voce è in grado di tradurre il mondo sensoriale. Dentro questa macro area di studi, alcuni scritti tratti da quelli di I. Fonagy [1] presentano spiegazioni circa le peculiarità dello stile vocale.
Le scelte vocali e l’emissione
Le opportunità vocali possibili di pronuncia sono molte e lo stile vocale rappresenta una tra le varie possibilità, la scelta riguarda l’emissione di messaggi, volontari e involontari inerenti il rapporto tra significato e significante. L’essenza della voce cerca di trovare una sua forma all’esterno attraverso alcuni elementi quali: il tono,il timbro, la frequenza, l’altezza, la vivacità, il colore, la profondità,il registro, l’ampiezza, il livello, che generano le parole. Non si concentrano solo sull’udito le peculiarità che della voce si analizzano per poterla descrivere. Ed è ancora più difficile poter esprimere l’intrinseca natura vocale che ha a che vedere con l’anima e il flusso di aria che la fa verbo [2]
La voce: emozioni e società
La voce può tradire i veri sentimenti e l’emotività mentre il discorso intenzionale può essere più controllato rispetto a questa [3]. La teoria del vocal authority [4] presenta la questione, di come lo stile della voce, sia in sé fondante della norma e comunque se ne distacchi, rispetto all’aspetto storico-sociale sull’uso della voce. La vocalità è modificata in base al condizionamento della società e della cultura entro un determinato momento storico. Conservatrice di un potere ideologico che gli è proprio e che chiaramente può cambiare costantemente, proprio in base alle tante manifestazioni culturali oltre che emotive e personali a cui è collegata.
Elementi per l’analisi della voce
Vi sono molti strumenti che servono alla comprensione dell’analisi della voce e delle sue potenzialità. E molti criteri formali hanno a che vedere con la semantica. Alcuni caratteri modificandosi e in combinazione tra loro creano gli stili vocali. Elementi precisi quali: le pause, gli accenti, il tempo, la dinamica, il timbro, l’intonazione, i suoni e i fonemi. E tutte quelle parti vocali, ma non linguistiche.
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Note bibliografiche
[1] Peter Fonagy (1952), psicologo e psicoanalista ungherese. È direttore Dipartimento di Psicologia Clinica, della Salute e dell’Educazione University College di Londra, tra I suoi libri: Terapia dinamica interpersonale breve.
[2] Si vedano gli studi di C.Bologna,L.Anolli e R.Ciceri su una scienza della vocalità per la comprensione dell’essere umano, attraverso un’analisi dell’espressione vocale.
[3] G. Giuliani esamina il legame tra voce, personalità ed enunciato
[4] J. Potter, dai suoi studi proposti nel testo: Vocal Authority: Singing Style and Ideology, Cambridge University Press (February 13, 1998)
Tra i CD di Anna Luana Tallarita:
Ascolta:
“RETRATO:ANNALUANATALLARITA SINGS C.BUARQUE”