Incontri, conferenze e masterclass durante la 24° edizione dell’Amersfoort Jazz Festival
Il World Jazz Network diventa sempre più internazionale. Si è realizzata con grande successo la giornata dedicata agli incontri sul “World Jazz Network” all’interno dell’Amersfoort Jazz Festival 24. Un Network nato quattro anni fa e che oggi si allarga facendo incontrare in Olanda musicisti, produttori, giornalisti, organizzatori di Festival provenienti da ben 23 Paesi come il Sud Africa, l’Ungheria, la Germania, la Sicilia, la Scozia, l’Inghilterra, la Polonia, la Thailandia, la Lituania, le Gran Canarie, la Spagna. Una riunione convocata da Alexander Beets, direttore dell’AJF e fondatore del WJN che ha voluto creare un luogo dove i musicisti si possano incontrare e sentire in un “Paradiso“, un evento annuale che crea opportunità anche per i giovani talenti.
Oggi si sono realizzati tanti “panel” su come portare avanti in modo concreto e propositivo il “World Jazz Network” e tra i rappresentanti, oltre a Beets, erano presenti Mahesh Babu dall’ India, Koh MrSaxman dalla Thailandia, Andre Le Roux dal Sud Africa, Silvester Ostrowski dalla Polonia, Fabio Lannino dalla Sicilia, portando le conversazioni dell’emisfero meridionale nell’emisfero europeo. Durante gli incontri, si è discusso sulla mobilità degli artisti, sulla creazione di un paradiso per i musicisti, sull’abbattimento dei confini grazie alla musica, colmando le divisioni culturali, sulla promozione delle reti giovanili del jazz, sul cambiamento del ruolo dei media e delle emittenti, sulla collaborazione nelle registrazioni e nella gestione dei diritti, sullo sviluppo di un serie di tour mondiali e la costruzione di spazi per la crescita della musica e del jazz a livello globale. Un calendario quinquennale, con una guida ai concerti degli eventi di musica mondiale e jazz, creando dei metodi per la collaborazione dei festival e le relazioni reciproche, con la ricerca di nuovi mercati e pubblico, dei modelli di finanziamento collaborativo, sponsorizzazione e partnership. Una grande opportunità, dunque, per il mondo musicale creando spazi concreti per le new generations.