Ass. Cult. Piacenza Jazz Club
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Angelica Dadomo (addetta stampa)
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Inaugurazione in grande stile per il Piacenza Jazz Fest numero ventuno domenica 25 febbraio alle ore 18:00. Nello splendido salone dei concerti del Conservatorio “G. Nicolini”, sarà schierata l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, diretta da Michele Corcella (autore anche gli arrangiamenti), insieme al trio del compositore e pianista Enrico Pieranunzi con un programma che affronta alcune pagine di musica classica assai care al Maestro rilette con estro e personalità. Nel titolo del concerto – “IMPROCLASSICA” – si cela la crasi tra due mondi musicali che si incontrano: quello della musica improvvisata e quello della classica, mentre nel sottotitolo “Bach, Schumann, Debussy come non li avete mai sentiti” si entra nel vivo del programma e dei suoi intenti innovativi.
Il Piacenza Jazz Fest è organizzato dal Piacenza Jazz Club grazie al determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano e di altre istituzioni e privati. I biglietti per poter assistere a questo e a tutti gli altri concerti a pagamento del festival si possono acquistare presso la sede dell’associazione in via Musso n. 5 tutti i giorni feriali dalle 15:00 alle 19:30 e il sabato mattina dalle 10:30 alle 12:30, oppure online sul sito vivaticket.it. Informazioni scrivendo a biglietti@piacenzajazzclub.it, oppure chiamando lo 0523/579034. Fino a esaurimento di disponibilità sarà possibile acquistare i biglietti anche in loco la sera stessa.
Perfetto come concerto inaugurale di questo festival che vuole creare ponti, soprattutto in virtù della neonata collaborazione con il Dipartimento Jazz del Conservatorio piacentino, questo nuovissimo progetto di Enrico Pieranunzi nasce per mettere a confronto il jazz e il repertorio classico europeo: una sorta di incontro-scontro tra culture, che si nutre tanto di diffidenze quanto di scambi autentici, in cui il linguaggio contrappuntistico si fonde con il blues e l’improvvisazione. Il repertorio “classico” dal Seicento al Novecento con lo stile e la creatività di uno dei più noti musicisti del jazz italiano, con il suo universo musicale e con la classe e l’eleganza che da sempre lo contraddistinguono. Nello stile di Pieranunzi sono chiari i riferimenti al mondo musicale classico. È “un’attrazione fatale” per lui quella tra jazz e classica, vista la doppia matrice da sempre presente nella sua vicenda musicale.
Alla testa del suo trio italiano, che vede Carlo Bavetta al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria, e affiancato dalla prestigiosa Orchestra dei Pomeriggi Musicali, Pieranunzi riprenderà, in versioni approntate appositamente per questo organico, pagine di Bach, Schumann, Debussy e Milhaud, compositori iconici del suo percorso artistico.
Nato a Roma nel 1949, pianista, compositore, arrangiatore, Enrico Pieranunzi ha registrato più di settanta CD a suo nome spaziando dal piano solo al trio, dal duo al quintetto e collaborando, in concerto o in studio d’incisione, con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter, Marc Johnson, Joey Baron. Pluripremiato come miglior musicista italiano nel “Top Jazz” annualmente indetto dalla rivista “Musica Jazz” e come miglior musicista europeo, Enrico Pieranunzi ha portato la sua musica sui palcoscenici di tutto il mondo. È anche l’unico musicista italiano di sempre (e uno dei pochissimi europei) ad aver suonato e registrato più volte nello storico locale Village Vanguard di New York con Marc Johnson e Paul Motian (Camjazz, 2013). Proprio per il “Live at The Village Vanguard” gli è stato assegnato nel 2014 l’Echo Jazz Award – equivalente tedesco dello statunitense Grammy – come Best International Piano Player. Pieranunzi ha composto diverse centinaia di brani, alcuni dei quali sono ormai veri e propri standard suonati e incisi da musicisti di tutto il mondo (“Night bird”, “Don’t forget the poet”, “Fellini’s waltz”).
Per ricevere tutte le informazioni sui concerti del Piacenza Jazz Fest si consiglia di seguire le pagine Facebook e Instagram del Piacenza Jazz Club o consultare il sito www.piacenzajazzfest.it.