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Intervista a Lady Blackbird

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In occasione della pubblicazione in tutto il mondo del nuovo album “Slang Spirituals”, incontriamo Lady Blackbird, una delle rivelazioni artistiche e vocali più interessanti nello scenario musicale internazionale.

Dopo il grande successo di Black Acid Soul, ora è il momento di Slang Spirituals. Quali sono gli aspetti principali che vorresti evidenziare di questo nuovo album rispetto al precedente?

Rispetto al precedente, questo album mantiene alcuni elementi di Black Acid Soul. Black Acid Soul era molto ridotto a livello di produzione, con una maggiore enfasi sulla voce. In questo nuovo album ci sono più brani con ritmo sostenuto e si orienta maggiormente verso il soul, diversamente da Black Acid Soul, che tendeva di più verso un jazz minimalista. Quindi, questo album ha più influenze soul. Gran parte del ritmo è stato introdotto quando, dopo Black Acid Soul, abbiamo rilasciato la versione deluxe che includeva brani come “Feel It Coming” e “Woman”. E’ lì che abbiamo iniziato a introdurre il ritmo ma non eravamo sicuri di come sarebbe stato accolto. Invece il pubblico lo ha accettato molto positivamente. Penso che questo ci abbia dato il via libera per esplorare ulteriormente quella direzione.

Avevi un’idea chiara in mente quando hai iniziato a pensare a Slang Spirituals o si è sviluppata man mano che creavi la musica?

Sai, “Let Not Your Heart Be Troubled“…l’avevamo già. Avevamo scritto quel ritornello. In realtà abbiamo iniziato a scrivere la canzone circa sei anni fa, ma non era mai esattamente giusta. Secondo me non trovava mai il suo equilibrio giusto, anche una sua collocazione giusta. Ma quando l’abbiamo scritta, abbiamo mantenuto il coro come ritornello, e le strofe e le altre sezioni le continuavamo a smontare e riscrivere, cambiando melodia e altro. Ma non abbiamo mai cambiato il ritornello o la parte che dice “il sole della sera è tramontato mentre brucia ancora“. Abbiamo mantenuto questi due elementi e costruito il coro che abbiamo registrato. E una volta che l’idea dell’album ha iniziato a prendere forma, abbiamo ripreso quella canzone, l’abbiamo riscritta di nuovo. E direi che è stata una grande ispirazione, con quel pezzo di coro che ha iniziato a dare un’impronta, non a dettare la linea, ma a mostrare un suono molto soul, una sorta di atmosfera gospel. E poi abbiamo iniziato a scrivere come facciamo sempre, creando queste belle canzoni. Probabilmente abbiamo scritto il triplo di brani di quelli che ci sono sull’album, e quindi abbiamo dovuto affrontare quel difficile processo di decidere quali tenere e quali, magari, rimandare al terzo album.

Quindi, un altro paio di album sono in lavorazione. Molto bene.

Lo spero!

“Reborn” sarà sicuramente un successo globale. Oltre a essere una canzone cantabile e ballabile, porta con sé un messaggio molto potente per tutti, un vero motore sociale, come solo la musica, l’arte, possono fare. Come hai capito che questa era la canzone giusta e hai detto: “E’ lei, vai, andiamo”?

Eh sì, una specie di magia. Canzoni come “Reborn” e il messaggio dietro questa canzone, così come il messaggio di “Let Not (Your Heart Be Troubled)“, “Man on a Boat” e “Someday We’ll Be Free“, portano tutte un messaggio simile. E il messaggio è la libertà. Sono canzoni che parlano di redenzione, auto-accettazione e libertà, e di liberarsi da ciò che ti è stato imposto senza che tu lo volessi, solo perché magari sei nato in una certa condizione o ti è stato detto che sei questo, che dovresti essere questo, o sei cresciuto con un background religioso non scelto da te, ma semplicemente imposto. Forse non ti sei mai sentito a tuo agio, forse ti sei sentito giudicato, o magari sei stato etichettato come peccatore e hai dovuto vivere in questa sorta di ipocrisia. Tutte queste canzoni parlano davvero del lasciar andare tutto questo e di rinascere esattamente nella persona che sei nato per essere, senza alcun giudizio.

Sono totalmente d’accordo e grazie per questo messaggio potente che tutta la società ha bisogno di ascoltare, riflettere e cercare di assorbire. È davvero molto importante. Ci sono altre canzoni di questo nuovo album di cui vorresti parlarci?

Beh, sai, per esempio “Man on a Boat“, “No one can love me“, “Someday We’ll Be Free“, “Man on a Boat” e “Whatever His Name“. Ti ho già parlato anche della parte del coro di “Let Not (Your Heart Be Troubled)“, ma il resto delle canzoni che ho appena menzionato sono state tra le prime che abbiamo scritto. Quando abbiamo completato “Black Acid Soul” l’album era pronto per essere pubblicato, ma non era ancora uscito. Quindi, sai, siamo tornati in studio e ho continuato a scrivere. Quelle sono state alcune delle prime canzoni scritte in due sessioni di scrittura. Siamo entrati in studio ed è stata un’energia incredibile. In un paio di giorni, quelle canzoni erano pronte. Così, anni fa, è iniziato il lavoro su quel ritornello di “Let Not (Your Heart Be Troubled)“, in queste sessioni che si sono svolte prima ancora che “Black Acid Soul” fosse rilasciato. Stavamo scrivendo queste canzoni e avevamo già i demo, ed io ero così emozionata all’idea di poterle condividere. Fortunatamente, queste sono le canzoni che sono finite nell’album; ce ne sono state molte altre fantastiche, credo, ma ero così orgogliosa e pronta a condividere queste con il mondo anche se, ovviamente, ero anche molto entusiasta di condividere “Black Acid Soul”. Insomma, è davvero bello vedere che il secondo album è finalmente uscito e che le persone possano finalmente ascoltare questa musica e queste nuove canzoni.

Quando sei sul palco, sei come un magnete potente che attrae l’intero pubblico, lo cattura letteralmente. Ti ispiri a qualche artista che ami particolarmente?

Guarda, tutto ciò che ho fatto nella mia vita è stato sempre raccogliere ispirazione, lasciarmi ispirare dagli artisti che ho ascoltato crescendo. Ho ascoltato Chaka Khan e l’ho vista esibirsi sul palco, così come Gladys Knight, Whitney Houston, Lauryn Hill, Stevie Wonder e molti altri che ho visto dal vivo. Lady Gaga, oh mio Dio, quante persone meravigliose e incredibili. I Coldplay. C’è così tanta musica che amo, in tanti generi diversi. Guardarli esibirsi e ascoltarli, vocalmente, è sempre fonte di grande ispirazione per me. Grace Jones è una grande fonte di ispirazione, Elton John, David Bowie. Sono proprio tanti, la lista continua, è molto lunga. E ho tratto così tanta ispirazione da questi incredibili artisti che, per me, oggi non c’è niente di meglio che essere sul palco e poter condividere la mia performance personale e la mia energia con tutti, e ricevere indietro la loro energia. È questo ciò che rende meraviglioso esibirsi dal vivo, sai, perché sei lì con loro, nello stesso luogo. Amo stare in studio, ma quando sei in un teatro, in una concert room con il pubblico e puoi scambiare quell’energia, è una cosa così potente. E’ meraviglioso.

Se qualcuno ti fermasse per strada e ti chiedesse di cantare una canzone che ti venisse in mente sul momento, quale sceglieresti?

Qualsiasi canzone che mi viene in mente? Oh, cielo, è difficile. “Midnight Train to Georgia”, di Gladys Knight. Una domanda che sembra facile ma in realtà è piuttosto difficile.

Hai avuto una collaborazione particolare nella tua carriera di cui vorresti parlarci o qualcosa che ha particolarmente contribuito alla tua celta di diventare una cantante?

Sai, è stato meraviglioso poter collaborare e lavorare con Goldie (Clifford Joseph Price). Ci sono stati dei remix incredibili. Poi, sono appena tornata da un tour con Moby, altra collaborazione davvero fantastica. Abbiamo iniziato con una canzone che lui aveva già registrato e pubblicato, si chiama “Walk With Me”, e poi da lì è nata la collaborazione su un brano originale chiamato “Dark Days”. Da qui è nato il tour che abbiamo effettuato in Europa e a Londra. Abbiamo trascorso vari giorni insieme ed è stata un’esperienza incredibile suonare in quelle arene con lui unendomi per un paio di canzoni durante lo spettacolo. Sono sempre così grata per ogni collaborazione. Le adoro. Amo ascoltare il lavoro degli altri e vedere come tutto si combina insieme.

A breve inizia il tuo tour in Europa proprio dall’Italia. Sarai il 16 novembre a Sacile (PN) e il 17 a Bologna. Altre date, al sud per esempio? 

Innanzitutto vorrei dire che amo assolutamente il sud Italia. Sono molto gelosa che voi siate lì e io no. Non vedo l’ora di tornarci e suonare questa nuova musica insieme!

Ti aspettiamo 🙂

SI!!

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Nota:
16 Novembre h 21:00 – Il Volo del Jazz Festival – Teatro Zancanaro, Sacile (PN)
ticket link https://www.vivaticket.com/it/ticket/lady-blackbird/243973

17 Novembre h 21:30 – Bologna Jazz Festival – Locomotiv, Bologna (BO)
ticket link https://dice.fm/event/oe2d6r-lady-blackbird-17th-nov-locomotiv-club-bologna-tickets?lng=it