ECM Records – 1975
Jan Garbarek – Saxofono
Südfunk-Sinfonieorchester – Orchestra d’archi
Mladen Gutesha – Direttore d’orchestra
“Luminessence” rappresenta un’interessante collaborazione tra due giganti, Jan Garbarek e Keith Jarrett. Pubblicato nel 1975 con l’etichetta ECM Records, Jarrett qui figura esclusivamente come compositore, lasciando il palcoscenico a Garbarek e alla Südfunk-Sinfonieorchester, diretta da Mladen Gutesha. Questo lavoro quindi risalta la capacità di Jarrett di scrivere per archi, esplorando un tessuto sonoro dove il jazz e la musica classica si incontrano e si fondono.
“Numern” apre l’album con una serie di atmosfere dense e meditative. L’arrangiamento per archi di Jarrett crea un fondo ricco su cui il sax di Garbarek si produce in evoluzioni melodicamente complesse e emotivamente cariche. La dinamica tra l’orchestra e il sax esplora una gamma di espressioni, dalla tensione sottile alla liberazione intensa che arriva e pervade. In “Kukka” Garbarek sperimenta delle texture più leggere e ariose, mentre l’orchestra fornisce un sostegno più discreto ma efficace. La composizione mostra un lato più contemplativo di Jarrett, con momenti che quasi sfiorano il minimalismo, permettendo al sax di Garbarek di giocare un ruolo più esplorativo nel quale, pare ovvio dirlo, si destreggia con grande classe.
Infine “Hasta siempre”, il brano dell’album più emotivamente coinvolgente, una forte carica lirica che si sposa perfettamente con l’impeto narrativo creato dall’interazione tra sax e orchestra. La musica fluisce attraverso momenti di calma riflessiva e crescite dinamiche, culminando in un finale che è sia potente che sospensivo, come se ci dovesse essere un seguito.
“Luminessence” è un ascolto essenziale per chi apprezza la musica sperimentale e di confine, per chi conosce a fondo questi due grandissimi artisti e per chi vorrebbe assaggiarne le gesta. In particolare piace sottolineare come la direzione d’orchestra interpreti a pieno come la composizione di Jarrett debba saper fungere da base e sostgno per il sax Garbarek il quale, a sua volta, si esprime al meglio delle sue ben note potenzialità.