2023 – Caligola Records
- Fennec
- Norma John
- White Note Tune
- Solar Panels
- Blue Eyes
- Call If You Need Me
- Campalto
- Rabarbaro
- Tapum
- Il testamento dell’albero
Marcello Abate – chitarra
Matteo Padoin – contrabbasso
Daniele Patton – batteria
Valentina Fin – voce (nei brani 3, 4, 6, 7, 9)
Pietro Tonolo – flauto, sax tenore e soprano (nei brani 1, 6, 7)
Robert Bonisolo – sax tenore (nel brano 7)
Paolo Birro – pianoforte (nel brano 4)
“Il testamento dell’albero”, pubblicato nel 2023 da Caligola Records, è un tributo al pianista Marco Birro, scomparso prematuramente. Gli artisti Marcello Abate, Matteo Padoin, Daniele Patton e Valentina Fin, insieme a vari ospiti, reinterpretano alcune delle composizioni di Birro con passione e rispetto, offrendo un album che mescola tradizione e innovazione nel jazz contemporaneo.
L’album si apre con “Fennec”, in cui la voce di Valentina Fin, il sax tenore e il flauto disgnano subito il mix sonoro di grande impatto dinanzi al quale ci si ritrova durante tutto l’album. Ancora Valentina Fin in “Norma John”: la jazz singer veneta incastra alla perfezione il suo fraseggio vocale alle linee melodiche; ottima gestione delle dinamiche da parte dei musicisti che, in “White Note Tune”, mostrano sinergia, energia, per un cromatismo sonoro complesso ma sempre sostenibile con un andamento più straightahead.
In “Solar Panels”, la presenza di Paolo Birro al pianoforte, padre del compianto Marco, aggiunge profondità armonica, oltre che una indubbia emotività, creando un tessuto sonoro ricco, contrapposto al mood riflessivo di “Blue Eyes”, una delicata bossa su cui Abate può sviluppare l’armonia dando alla Fin l’opportunità di esporre con leggiadrìa e delicatezza la non scontata melodia. Armonie aperte in “Call If You Need Me”, librate grazie al sax soprano di Pietro Tonolo, una dimensione melodica per costruire un’atmosfera calda e avvolgente mentre ci si affida al timbro deciso e potente del sax tenore di Robert Bonisolo per la coinvolgente “Campalto”. Sempre puntuali i soli di Abate che svolge un ruolo non solo primario ma da efficacissimo collante tra tutti gli interventi.
Sono ancora i vocalizzi della voce di Valentina Fin ad accarezzare una melodia da seguire, non prevedibile, in “Rabarbaro”, mentre in “Tapum”, brano tradizionale alpino, reinterpretato con un approccio moderno, emerge una rilevante dimensione emotiva ottenuta dalla libera esposizione della chitarra di Abate, sicuro padrone della scena. L’album si chiude con la title track “Il testamento dell’albero”, affascinante conclusione che attesta ancora una volta la rimarchevole coesione del gruppo oltre a chiudere l’album con un forte impatto emotivo, dovuto anche al testo esposto impeccabilmente dalla Fin.
Un omaggio a Marco Birro toccante e ben realizzato, che riesce a catturare l’essenza del suo stile e la profondità delle sue composizioni. La presenza di ospiti come Pietro Tonolo, Robert Bonisolo e Paolo Birro arricchisce ulteriormente il progetto, rendendolo un ascolto appagante e con sempre dettagli da rilevare ad ogni riascolto.