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Pat Metheny (Moondial)

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2024 – BMG Modern Recordings

  1. MoonDial (Metheny)
  2. La Crosse (Metheny)
  3. You’re Everything (Corea/Potter)
  4. Here, There and Everywhere (Lennon/McCartney)
  5. We Can’t See It, But It’s There (Metheny)
  6. Falcon Love (Metheny)
  7. Everything Happens To Me/Somewhere (Dennis/Adair; Bernstein/Sondheim)
  8. Londonderry Air (Traditional)
  9. This Belongs To You (Metheny)
  10. Shōga (Metheny)
  11. My Love And I (Raskin/Mercer)
  12. Angel Eyes (Dennis/Brent)
  13. MoonDial (epilogue) (Metheny)

Pat Metheny: Chitarra baritono

L’album Moondial è un progetto solista di Pat Metheny, registrato interamente con una chitarra baritono a corde di nylon, costruita su misura per lui dalla liutaia Linda Manzer. Non ci sono altri musicisti coinvolti; Metheny suona ogni traccia da solo, senza sovraincisioni. Il suono dell’album riflette l’esplorazione delle possibilità sonore offerte da questo strumento unico, con un repertorio che include sia composizioni originali che reinterpretazioni di brani classici​

Nei primi brani, come “MoonDial” e “La Crosse,” emerge chiaramente la sua abilità nel creare atmosfere dense e avvolgenti. La chitarra baritono, con la sua gamma di note estese, permette a Metheny di muoversi tra bassi profondi e acuti cristallini, utilizzando accordature non convenzionali per generare un senso di spazialità e profondità. I brani trasmettono una sensazione di calma riflessiva, senza però sacrificare la complessità armonica che caratterizza lo stile di Metheny.

Nella parte centrale dell’album, Metheny esplora reinterpretazioni di brani classici, come “You’re Everything” di Chick Corea e “Here, There and Everywhere” dei Beatles. Questi pezzi, pur mantenendo la loro riconoscibilità, vengono trasformati attraverso le sonorità create dal chitarrista del Missouri. L’improvvisazione jazzistica si intreccia con la struttura melodica originale, creando nuove sfumature e tensioni dinamiche. Metheny utilizza la chitarra per esprimere non solo melodie, ma anche percussioni ritmiche e bassi pulsanti, padroneggiando simbioticamente questo camaleontico strumento.

Verso la conclusione dell’album, con brani come “Angel Eyes” e “Shōga,” Metheny continua a spingere i confini del possibile con la chitarra baritono. La scelta di brani più lenti e meditativi permette a Metheny di esplorare la risonanza e la durata delle note, utilizzando la chitarra per creare paesaggi sonori ricchi e coinvolgenti. L’album si chiude con una ripresa del tema iniziale in “MoonDial (Epilogue),” offrendo un senso di circolarità e compiutezza.

Nel complesso, “Moondial” è un’opera che riflette l’evoluzione continua di Pat Metheny come artista. Con la sua esplorazione delle possibilità sonore offerte dalla chitarra baritono, Metheny palesa non solo la sua conclamata abilità tecnica, ma anche la sua altrettanto nota profonda sensibilità artistica consolidando ulteriormente il suo ruolo di Maestro Assoluto e pioniere nella scena musicale internazionale.