Parmafrontiere 2024
- Prelude
- Oltretorrente
- Voici le soir
- Marionette nere
- Barricate
- Vincenti per tutta la vita
- Arditi
Roberto Bonati: direzione e composizione
Giulia Zaniboni: voce
Riccardo Luppi: flauti e sax
Gabriele Fava: sax soprano
Daniele D’Alessandro: clarinetti
Michael Gassmann: tromba, flicorno
Nicolás Ernesto Cortes Castillo: tuba
Luca Perciballi: chitarra
Elisa Zito: viola
Ingrid Berg Mehus: violino
Tommaso Salvadori: vibrafono
Andrea Grossi: contrabbasso
Roberto Dani: percussioni e batteria
In occasione del centenario delle barricate di Parma, la rivolta della città contro lo squadrismo fascista, Roberto Bonati, durante la rassegna “Parmafrontiere” del 2022, presenta un’opera per ricordare quegli avvenimenti che hanno segnato in modo indelebile la storia della provincia emiliana. Il compositore si affida, nell’occasione, alla “Parmafrontiere orchestra”, ensemble collaudato da numerose esibizioni dal vivo, con un organico piuttosto stabile, cioè, con pochi cambiamenti fra un’edizione e l’altra del festival. “Si erano vestiti dalla festa” contiene, appunto, la registrazione del concerto tenutosi al Teatro Farnese nell’ottobre del 2022.
La suite si articola in sette tracce con titoli collegati , idealmente, alle varie fasi della sollevazione di massa e ai sentimenti connessi alla ribellione popolare. L’orchestra lavora su temi portati avanti con unisoni corposi, su tempi per lo più moderati, spezzati da stacchi secchi, atti ad interrompere il flusso musicale, e a segnarne decisamente le scansioni. Si avverte, alla stessa maniera, una notevole attenzione alle dinamiche, manifestata da un crescendo progressivo, dal piano al fortissimo, da un certo punto in avanti dei vari capitoli, per evidenziare la graduale concitazione delle vicende evocate. Gli assoli, inoltre, si rivelano all’interno di questa base fortemente coesa e sono integralmente jazzistici, se si intende il jazz come un linguaggio in perenne evoluzione, non come un idioma cristallizzato dalla fine degli anni cinquanta/sessanta.
La direzione di Bonati è attenta e autorevole. Guida, infatti, con sagacia la band nell’esecuzione delle partiture scritte e lascia una giusta quota di libertà di espressione e di esposizione ai suoi strumentisti nelle aree personali e solistiche. Il musicista parmense conferma, in questa incisione, le sue indubbie qualità come leader e come autore, dimostrando una tipologia di scrittura classico-contemporanea, impregnata di umori popolari, ben definita. Fra i componenti della formazione, poi, si distinguono in particolare Andrea Grossi, per alcuni interventi decisamente efficaci, in solitaria, e Giulia Zaniboni, che, con il suo canto, mette in risalto il carattere e le peculiarità delle pieghe sensibili dell’impresa in ogni angolo del disco.
“Si erano vestiti dalla festa”, in conclusione, è un album dai contenuti storici e politici, impegnato civilmente, cioè, che si fa, però, raccomandare perchè gli assunti sociali vengono sviluppati attraverso una musica complessa, ma non di difficile ascolto, viva e illuminante.