2024 – Caligola Records
- A Moment and Then (S. Onorati)
- Quintessence (S. Onorati)
- Thrills (S. Onorati)
- Oslo Twilight (S. Onorati)
- Parallel Dimension (S. Onorati)
- Swami (F. Sigurtà)
- Out of the Blue (S. Onorati)
- Nighthawks (S. Onorati)
- First Scene (F. Sigurtà)
Fulvio Sigurtà: tromba, flicorno
Stefano Onorati: pianoforte
Gabriele Evangelista: contrabbasso
Alessandro Paternesi: batteria
Il consolidato duo “Singularity”, composto da Stefano Onorati e Fulvio Sigurtà, diventa “Extended Singularity” arricchendosi della collaborazione di Gabriele Evangelista al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria. L’album estende, appunto, un dialogo musicale sviluppando, attraverso composizioni originali dei due leader, un’interazione profonda e ben calibrata. Ogni traccia offre qualcosa di unico e univoco, nel senso di irripetibilità dovuta ad elementi improvvisativi del momento.
Atmosfera astratta e lunare per l’opening track “A Moment and Then”, in cui il piano crea un tappeto sonoro etereo, mentre la tromba di Sigurtà aggiunge linee melodiche sottili e sfuggenti. Il contrabbasso e la batteria forniscono una base ritmica minimale, contribuendo a un’esecuzione complessiva delicata e raffinata. Questo pezzo, insieme a “Quintessence”, evidenzia la capacità del quartetto di creare paesaggi sonori complessi attraverso dinamiche sottili e cambi di tempo misurati. “Thrills”, con il suo ritmo ipnotico, mette in mostra l’abilità della sezione ritmica di Evangelista e Paternesi di sostenere l’improvvisazione melodica con precisione e inventiva.
Brani come “Oslo Twilight” e “Parallel Dimension” portano l’ascoltatore in territori più lirici e contemplativi. Qui, la tromba di Sigurtà e il pianoforte di Onorati creano dialoghi intensi e riflessivi, sostenuti da una base ritmica calibrata ed essenziale, in grado di arricchire l’arrangiamento senza sovraccaricarlo. “Swami” e “Out of the Blue” introducono influenze orientali e sperimentali, con un uso creativo della dissonanza e delle strutture ritmiche non convenzionali che sfidano l’ascoltatore a esplorare nuove frontiere sonore.
Verso la fine dell’album, “Nighthawks” e “First Scene” consolidano l’interplay tra i musicisti. In “Nighthawks”, l’improvvisazione fluida e spontanea è al centro dell’attenzione, con ogni musicista che contribuisce a una narrazione musicale coesa e coinvolgente. “First Scene” chiude l’album con una nota intima e riflessiva, evidenziando la connessione profonda tra i membri del quartetto e la loro capacità di creare musica che è al contempo complessa e accessibile.
In “Extended Singularity” si può quindi ascoltare una musica contemporanea di alta qualità ottenuta grazie alla capacità esplorativa sostenuta e alimentata da un insieme in estrema sintonia, chiave di questo lavoro.