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Stefano Onorati & Fulvio Sigurtà (Extended Singularity)

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2024 – Caligola Records

  1. A Moment and Then (S. Onorati)
  2. Quintessence (S. Onorati)
  3. Thrills (S. Onorati)
  4. Oslo Twilight (S. Onorati)
  5. Parallel Dimension (S. Onorati)
  6. Swami (F. Sigurtà)
  7. Out of the Blue (S. Onorati)
  8. Nighthawks (S. Onorati)
  9. First Scene (F. Sigurtà)

Fulvio Sigurtà: tromba, flicorno
Stefano Onorati: pianoforte
Gabriele Evangelista: contrabbasso
Alessandro Paternesi: batteria

Il consolidato duo “Singularity”, composto da Stefano Onorati e Fulvio Sigurtà, diventa “Extended Singularity” arricchendosi della collaborazione di Gabriele Evangelista al contrabbasso e Alessandro Paternesi alla batteria. L’album estende, appunto, un dialogo musicale sviluppando, attraverso composizioni originali dei due leader, un’interazione profonda e ben calibrata. Ogni traccia offre qualcosa di unico e univoco, nel senso di irripetibilità dovuta ad elementi improvvisativi del momento.

Atmosfera astratta e lunare per l’opening track “A Moment and Then”, in cui il piano crea un tappeto sonoro etereo, mentre la tromba di Sigurtà aggiunge linee melodiche sottili e sfuggenti. Il contrabbasso e la batteria forniscono una base ritmica minimale, contribuendo a un’esecuzione complessiva delicata e raffinata. Questo pezzo, insieme a “Quintessence”, evidenzia la capacità del quartetto di creare paesaggi sonori complessi attraverso dinamiche sottili e cambi di tempo misurati. “Thrills”, con il suo ritmo ipnotico, mette in mostra l’abilità della sezione ritmica di Evangelista e Paternesi di sostenere l’improvvisazione melodica con precisione e inventiva.

Brani come “Oslo Twilight” e “Parallel Dimension” portano l’ascoltatore in territori più lirici e contemplativi. Qui, la tromba di Sigurtà e il pianoforte di Onorati creano dialoghi intensi e riflessivi, sostenuti da una base ritmica calibrata ed essenziale, in grado di arricchire l’arrangiamento senza sovraccaricarlo. “Swami” e “Out of the Blue” introducono influenze orientali e sperimentali, con un uso creativo della dissonanza e delle strutture ritmiche non convenzionali che sfidano l’ascoltatore a esplorare nuove frontiere sonore.

Verso la fine dell’album, “Nighthawks” e “First Scene” consolidano l’interplay tra i musicisti. In “Nighthawks”, l’improvvisazione fluida e spontanea è al centro dell’attenzione, con ogni musicista che contribuisce a una narrazione musicale coesa e coinvolgente. “First Scene” chiude l’album con una nota intima e riflessiva, evidenziando la connessione profonda tra i membri del quartetto e la loro capacità di creare musica che è al contempo complessa e accessibile.

In “Extended Singularity” si può quindi ascoltare una musica contemporanea di alta qualità ottenuta grazie alla capacità esplorativa sostenuta e alimentata da un insieme in estrema sintonia, chiave di questo lavoro.